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Il "cross-linking" del collagene corneale Riboflavina-UVA indotto consiste nella foto-polimerizzazione delle fibrille del collagene stromale con lo scopo di aumentarne la rigidità e la resistenza alla cherato-ectasia attraverso l’azione combinata di una sostanza foto-sensibilizzante (riboflavina o vitamina B2) e fotoassorbente con l’irraggiamento mediante luce ultravioletta da illuminatore in stato solido di tipo UVA. La base di partenza di questa terapia deriva dal fatto che i giovani pazienti diabetici non risultano quasi mai affetti da cheratocono o nei rarissimi casi pre-esistenti all’esordio della malattia diabetica non dimostrano alcuna progressione grazie all’effetto cross-linkante naturale del glucosio il quale induce un incremento della resistenza corneale in questi soggetti mediante glicosilazione delle molecole di collagene (cross-linkig chimico). Esiste quindi un cross-linking fisiologico età-dipendente, un cross-linking patologico dismetabolico (diabete mellito di tipo I) ed un cross-linking terapeutico fotobiologicamente indotto. Le proprietà biomeccaniche della cornea dipendono fortemente dalle caratteristiche delle fibre collagene, dai legami inter-fibrillari e dalla loro disposizione spazio-strutturale. La resistenza biomeccanica della cornea nel cheratocono è ridotta del 50% rispetto alla cornea normale per la riduzione del numero dei legami inter-fibrillari. La tecnica del cross-linking del collagene corneale viene impiegata per bloccare, almeno per in tempo limitato (da 3 a 10 anni i tempi di rinnovo delle fibrille collagene), la progressione del cheratocono determinando un incremento della stabilità biomeccanica della cornea. La metodica del cross-linking corneale mediante Riboflavina-UVA è tecnicamente semplice e meno invasiva di tutte le altre proposte terapeutiche sul cheratocono e l’unica con finalità "patogenetica". Occorre infatti tener presente che la chirurgia del trapianto, lamellare e perforante, è complessa e con possibili complicanze, anche gravi, che richiedono lunghi periodi riabilitativi.
Indicazioni del Cross-linking Il cross-linking del collagene mediante Riboflavina 0,125% - UVA è consigliabile nelle forme di cheratocono in fase refrattiva (stadio 1 e 2) che stanno progredendo negativamente, il cui peggioramento negli ultimi 6 mesi sia documentabile clinicamente, topograficamente, pachimetricamente. Da escludere dal trattamento categoricamente tutti gli occhi; - con spessore corneale inferiore a 400 micron; - soggetti in età inferiore ai 14 anni e superiore ai 40 anni; - quei pazienti che manifestino stabilità clinico-strumentale negli ultimi 6-12 mesi; - occhi con storia di pregressa cheratite erpetica; - presenza di opacità cicatriziali corneali e strie di Vogt marcatamente evidenti.
Tecnica chirurgica Apertura sterile in sala operatoria della soluzione di riboflavina 0,125% - destrano 20% Verifica dell’energia dell’illuminatore UVA led array a stato solido CBM X linker mediante UVA power - meter. 1: pre-medicazione dell’occhio da trattare con pilocarpina 1% collirio 30 minuti prima dell’intervento 2: anestesia topica (lidocaina 4%) in collirio 3: posizionamento del blefarostato e disepitelizzazione corneale di 9 mm di diametro con spatola o scarificatore epiteliale. 4: istillazione di una goccia di lidocaina 4% 5: istillazione della soluzione di riboflavina fosfato 0,125%, 10-15 minuti prima dell’inizio dell’irradiazione, subito prima dell'irradiazione e durante il trattamento ogni 2-3 minuti per 30 minuti 6: inizio della irradiazione corneale nei 9 mm centrali 8: lavaggio della superficie corneale con abbondante BSS, medicazione con antibiotico coll. Chinolonico), midriatico coll, flurbiprofene coll, e bendaggio con lente a contatto terapeutica per 5 giorni.
Rischi dell’intervento
La tecnica di cross-linking corneale per il cheratocono e le patologie ectasiche corneali è ripetibile e non esclude la possibilità di trapianto corneale in un secondo tempo in generale o se si evidenziasse una ripresa clinico strumentale della malattia a distanza dal trattamento.
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