La chirurgia refrattiva www.oculistanet.it

DOMANDE FREQUENTI

Quali garanzie ho di riuscita dell’intervento?

R - I risultati sono sufficientemente precisi, sicuri e stabili nel tempo, specialmente con il laser di terza generazione cioè di più recente produzione (che è da noi utilizzato). Tuttavia i risultati sono influenzati da numerosi fattori estranei alla procedura chirurgica e correlati in particolare alle diverse reazioni soggettive nei confronti dei processi di riparazione corneale ed alla diversa collaborazione dei pazienti nell'osservare il protocollo terapeutico consigliato. È possibile affermare con certezza che si può ottenere una riduzione del potere dell'occhiale o, nei casi più favorevoli, alla sua completa eliminazione. Non è possibile fare previsioni assolute circa la correzione ottica finale.

 

L’intervento è sicuro? Sono possibili complicanze? È possibile perdere la vista?

R – Le complicanze gravi (da perdere la vista nell’occhio operato, come succede dopo un’infezione) sono rarissime (1 caso su 5.000). Sono possibili complicanze minori che comunque potrebbero determinare solo un danno parziale e spesso non permanente: ritardo della riepitelizzazione, 0,4%; velatura corneale, la cui frequenza è in relazione all’entità del difetto operato; visione di aloni colorati, la cui frequenza è in relazione all’entità del difetto e ad alcune caratteristiche dell’occhio che vengono escluse prima di eseguire l’intervento; imprecisione del trattamento, raro con i nuovi laser e con le nuove tecniche.

Per cui è possibile concludere che tale intervento è sufficientemente sicuro e non presenta più rischi di qualsiasi altro intervento.

 

E possibile eseguire l’intervento in convenzione con il sistema sanitario nazionale o presso strutture pubbliche?

R – L’intervento non può essere fatto, per ora, presso strutture pubbliche con il sistema sanitario nazionale nella nostra provincia; alcuni ospedali in altre province eseguono questo intervento in convenzione con il S.S.N. solo per difetti refrattivi molto elevati e con attese lunghe.

 

E possibile eseguire l’intervento per qualsiasi difetto refrattivo (di vista)?

R – Molti difetti refrattivi (di vista), ma non tutti, possono essere sottoposti a trattamento con laser ad eccimeri, è necessaria una valutazione specialistica di un Medico Oculista che esegue chirurgia refrattiva per poter escludere le possibili controindicazioni (cheratocono, glaucoma, ecc.), stabilire il momento adatto all’intervento e scegliere il tipo di trattamento.

Possono essere trattati: miopia lieve e media, astigmatismo lieve e medio, ipermetropia lieve e media. Per difetti elevati è necessario ricorrere ad altri interventi.

 

A che età è possibile eseguire l’intervento?

R – E' necessario che l'occhio abbia terminato il suo sviluppo, quindi non prima dei 20 anni, e che il difetto sia stabile da almeno un anno. Dopo i 40-45 anni i vantaggi dell'intervento possono sembrare minori perché sarà comunque necessario l'uso di occhiali per vicino per presenza della presbiopia legata all'età. La decisione deve essere presa in accordo con lo specialista oculista.

 

Esistono controindicazioni generali, cioè non oculari, all’intervento?

R – Sì, sono:

Controindicazioni assolute:

Controindicazioni relative:

 

È possibile ripetere l’intervento in caso di insuccesso o di risultato insoddisfacente?

R – Si, dopo aver atteso alcuni mesi (6-12) per essere certi della stabilizzazione del risultato dopo il primo intervento.

 

È necessario ricovero?

R – No, l’intervento si esegue ambulatoriamente.

 

Quanti controlli dovrò eseguire e per quanti mesi dovrò essere sotto controllo?

R – Si dovranno eseguire 6-8 controlli per 2-3 mesi in base al decorso postoperatorio.

 

Dopo l’intervento dovrò portare ancora gli occhiali?

R – Molto probabilmente no, tuttavia è possibile un residuo di piccola parte del difetto che potrà essere corretto con occhiali, solo se necessario ed in base alle esigenze visive e di attività; in pratica l'intervento mira ad una riduzione del potere dell'occhiale o, nei casi più favorevoli, alla sua completa eliminazione.

 

Si opera un occhio alla volta o i due occhi insieme?

R – È possibile operare uno o due occhi per volta, in base alle esigenze del paziente, al difetto refrattivo ed alla valutazione preoperatoria. In linea di massima:

operando un solo occhio si è più tranquilli per le possibili complicanze, perché nel secondo occhio si terrà conto del comportamento del primo per una maggiore precisione, però sarà necessario ripetere tutta la preparazione e l’intervento per l’altro occhio;

operando due occhi insieme si evita di ripetere tutto il procedimento una seconda volta, però il decorso postoperatorio, quindi anche le possibili complicanze, è unico per entrambi gli occhi.


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